visita del presidente mattarella ad esanatoglia

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Sono oramai passati più di due anni da quel 26 Ottobre, quando è avvenuta la prima scossa del sisma che ha causato danni ingenti nelle regioni del centro Italia. Oggi, il terrore di quei giorni è ancora vivido nei nostri ricordi e testimoniato dalle macerie e zone rosse, ad oggi ancora inaccessibili. I lavori di ricostruzione sono iniziati oramai da tempo per cercare di ridare vita ad un territorio dilaniato e restituire una casa ed una speranza a chi quel giorno ha perso tutto. Perché in queste tragedie è facile perdersi d’animo e sentirsi soli ed abbandonati da uno stato che può apparire distante. A questo proposito, oggi, ci teniamo a ricordare la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Esanatoglia, uno dei luoghi colpiti dal terremoto, in occasione dell’inaugurazione della scuola media Carlo Alberto dalla Chiesa. Lo scorso anno, in data 28 Giugno, il presidente scortato dalla sicurezza del Quirinale e con al seguito altre cariche dello stato tra cui il ministro dell’istruzione Marco Busetti, il commissario della ricostruzione Paola De Micheli e il presidente della regione Luca Ceriscioli, ha incontrato il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci e visitato i luoghi del comune maggiormente danneggiati dal sisma. In Tarda mattinata il corteo si è poi spostato verso la scuola media, dove il presidente, introdotto dal sindaco, ha tenuto un discorso, si è detto molto soddisfatto della grande solidarietà degli italiani che con le loro donazioni hanno permesso la realizzazione della struttura. «Questa struttura è interamente frutto della solidarietà, frutto che oggi riceviamo, e che dovremo custodire per donarlo domani a chi dovesse averne bisogno» ha detto il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, sottolineando l’importanza che ha la scuola per la nostra comunità e come questa prepari i cittadini del domani, essa deve essere un monito per sperare in un avvenire migliore. Speriamo che conservare nella nostra memoria eventi come questo serva per mantenere viva la speranza e non sentirsi abbandonati o dimenticati. Con l’augurio che ricordare queste parole possa essere stato di conforto, alleghiamo qua le foto dell’evento[gallery link="file" columns="5" ids="23554,23555,23556,23557,23558,23559,23560,23561,23562,23563,23564,23565,23566,23567,23568,23569,23570,23571,23572,23573,23574,23575,23576,23577,23578,23579,23580,23581,23582,23583,23584,23585,23586,23587,23588,23589,23590,23591,23592,23593,23594,23595,23596,23598,23599,23600,23601,23602,23552,23553"]

Data:

29 Marzo 2019

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Sono oramai passati più di due anni da quel 26 Ottobre, quando è avvenuta la prima scossa del sisma che ha causato danni ingenti nelle regioni del centro Italia. Oggi, il terrore di quei giorni è ancora vivido nei nostri ricordi e testimoniato dalle macerie e zone rosse, ad oggi ancora inaccessibili. I lavori di ricostruzione sono iniziati oramai da tempo per cercare di ridare vita ad un territorio dilaniato e restituire una casa ed una speranza a chi quel giorno ha perso tutto. Perché in queste tragedie è facile perdersi d’animo e sentirsi soli ed abbandonati da uno stato che può apparire distante. A questo proposito, oggi, ci teniamo a ricordare la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Esanatoglia, uno dei luoghi colpiti dal terremoto, in occasione dell’inaugurazione della scuola media Carlo Alberto dalla Chiesa. Lo scorso anno, in data 28 Giugno, il presidente scortato dalla sicurezza del Quirinale e con al seguito altre cariche dello stato tra cui il ministro dell’istruzione Marco Busetti, il commissario della ricostruzione Paola De Micheli e il presidente della regione Luca Ceriscioli, ha incontrato il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci e visitato i luoghi del comune maggiormente danneggiati dal sisma. In Tarda mattinata il corteo si è poi spostato verso la scuola media, dove il presidente, introdotto dal sindaco, ha tenuto un discorso, si è detto molto soddisfatto della grande solidarietà degli italiani che con le loro donazioni hanno permesso la realizzazione della struttura. «Questa struttura è interamente frutto della solidarietà, frutto che oggi riceviamo, e che dovremo custodire per donarlo domani a chi dovesse averne bisogno» ha detto il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, sottolineando l’importanza che ha la scuola per la nostra comunità e come questa prepari i cittadini del domani, essa deve essere un monito per sperare in un avvenire migliore. Speriamo che conservare nella nostra memoria eventi come questo serva per mantenere viva la speranza e non sentirsi abbandonati o dimenticati. Con l’augurio che ricordare queste parole possa essere stato di conforto, alleghiamo qua le foto dell’evento

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Ultimo aggiornamento: 09/12/2019, 11:23

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